- Apricena (FG)
- Periodo di realizzazione: 2005
- Stazione Appaltante: Città di Apricena (FG)
La nuova sala consiliare della citta di Apricena sorge nei locali ubicati nel piano terra di Palazzo di Città. Lo stabile, sito in Corso Generale Torelli, n°59, fu acquistato in parte nel 1840 ed in parte nel 1875. L’epoca di costruzione dello stesso, presumibilmente, risale agli ultimi anni del 1700.
La prima area (acquistata in
1840) si componeva di due piani fuori terra, ed ogni piano
comprendeva quattro stanze, una delle quali era di minore capienza, come
la scala di accesso al primo piano. Il piano di sopra lo era
adibito ad uffici comunali, ed il piano terra ad a
Ufficio Conciliazione e Guardie Urbane. La seconda zona,
adiacente al primo (acquistato nel 1875), anch’esso costituito da
due piani fuori terra, e ogni piano comprendeva cinque vani.
In esso, gli uffici della Pretura e del Comune
La sala del Consiglio è stata adattata, mentre è stato utilizzato il piano terra
come stanza del custode e prigione. Nello stesso anno il
L’Amministrazione Comunale ha incaricato l’ing. Flower di disegnare
un progetto per ampliare e modificare quello esistente. IL
progetto prevedeva la realizzazione di un’unica scala nel
parte centrale dell’edificio, che era divisa in due superiori
armi, che portavano rispettivamente alla Pretura e
Il municipio. L’espansione, tuttavia, ha coinvolto il
realizzazione di due corpi a formare un ampio cortile nel
centro del complesso. Questi interventi (sviluppo
e modifiche dell’esistente) sono state realizzate in
1927 e diretto dall’Ing—Nargiso, che li realizzò come
ideato e progettato dal suo predecessore, morto nel
nel frattempo. Dopo alcuni anni, il Comune
Amministrazione, avvertendo la necessità di appositi uffici per
l’aumento del personale, fornì di nuovo l’ufficio del magistrato
locali e, nell’anno 1936, affidato l’incarico di
progettando una migliore distribuzione interna e la disposizione
del fronte principale (ancora oggi conservato) all’Ing. Parte
del cortile è stato impegnato negli anni ’70 con il
allargamento. Nell’ultimo intervento risalente al 1996, il
l’amministrazione comunale affidò la ristrutturazione del Palazzo
Lombardi all’arch. Matteo Giammario L’ampio
programma di intervento prevedeva il consolidamento strutturale di
le murature, le volte, i solai piani, la sostituzione del
tetto, l’eliminazione delle superfici nel cortile, e il
realizzazione di un’adeguata distribuzione degli ambienti, da creare
spazi per uffici. Oltre a realizzare tutti gli impianti, il
intervento previsto per l’adeguamento dell’edificio alla Legge 13/89
superare le barriere architettoniche.
1.2 Premessa
Il Palazzo di Città (Palazzo Lombardi) è costruito su due
livelli: un piano terra e un primo piano. L’accesso è da Corso
Gen. Torelli, dove è presente uno scalone monumentale nel
atrio che permette l’ingresso al primo piano dove si trova il sindaco
ufficio, l’ufficio tecnico, l’ufficio ragioneria, ecc., sono
situato allo stesso piano della sala consiliare, che per
le esigenze di spazio sono state trasformate in camere executive. SU
vi sono invece altre stanze al piano terra,
compreso l’economato, l’anagrafe, ed altro
spazi destinati ai servizi per i cittadini. In considerazione
che alcuni locali dell’archivio, posto al piano terra
di Palazzo Lombardi, sono stati spostati nel vicino
Palazzo Paolicelli per mantenere la sala consiliare all’interno del
Palazzo di Città, l’amministrazione lo ha ritenuto necessario
di destinare lo stesso (ora libero) alla sala consiliare. Attualmente,
le stanze al piano terra (che serviranno la sala) lo sono
suddivisa come segue:
Da C.so Gen. Torelli, si accede al corridoio d’ingresso con a
struttura portante in muratura e solaio a volte in laterizio
e travi in ferro adibite a sala d’attesa per l’adiacente
anagrafe. Il corridoio d’ingresso conduce alla toilette. UN
piccolo disimpegno garantisce l’accesso a due uffici. Lo stesso è
parte di un ambiente costituito da una muratura portante
struttura e volte a crociera.
A diretto contatto con le sale dell’archivio (ora sala), lì
è un piccolo vano il cui accesso è precluso, poiché
nell’ultimo intervento di restauro, risalente al 1996,
per esigenze funzionali e distributive, il vano porta
è stato chiuso che ha consentito il collegamento diretto con l’archivio
camere.
Il locale ha struttura portante in muratura e botte
volta. Tutti gli ambienti sono pavimentati, in piastrelle di Apricena della stessa
disegno e tipologia, composto da piastrelle 30×30 cm e marmo rosso
tozzetti. In tutte sono installate lampade fluorescenti a sospensione
camere. I locali adibiti a sala consiliare (ex archivio) sono costituiti
di struttura portante in muratura con volte a crociera. IL
la pavimentazione esistente è stata realizzata durante l’ultimo restauro del
complesso più grande e comprende piastrelle in pietra di Apricena con a
profilo architettonico contenuto, anche se adatto alla
destinazione d’uso. Le camere sono dotate di ampie finestre
che garantiscono illuminazione e ventilazione naturali.
1.3 CRITERI DI SCELTA DEI PROGETTI
Creare un’architettura che rispetti la storia del
luoghi, dà grandiosità alla sala riunioni e dona
mistica alle stanze e la sovrapposizione nelle stanze
destinato alla sala consiliare è previsto per una maggiore criticità
Pavimentazione in pietra di Apricena ulteriormente impreziosita da piccole tinte colorate
inserti. Le indicazioni della Circolare Fiorelli del 1982, prima
il Congresso degli Ingegneri e Architetti del 1883, individuato
il concetto dello stato normale dell’architettura. “È
opportuno effettuare un esame storico e artistico
del monumento, che consente di stabilire quanto
va conservata nell’interesse della storia e dell’arte…
distinguere ciò che è di reale importanza per la storia o l’arte e
deve essere rispettato, da ciò che non ha importanza e può
essere variato o soppresso, esattamente ciò che deve essere preservato è
stabilito; e confrontando lo stato normale con quello attuale
uno, evidenziare le differenze e i danni subiti, vale a dire,
corrosioni, demolizioni, aggiunte, ricostruzioni,
variazioni, ecc.” (tratto da Materia e significato di Paolo
Marconi – Editori Laterza) – ritenendolo fondamentale per
conservare e valorizzare l’architettura delle volte, in ordine
non snaturare la storia dei luoghi e rispettarne la
continuità della pavimentazione degli ambienti dell’edificio più grande,
sovrapposizione alla pavimentazione esistente, di una nuova pietra di Apricena
pavimentazione, di notevoli dimensioni. La connessione tra il
pavimentazione sovrapposta e quella esistente avrà una pendenza a
fare il dislivello (tra i due piani)
invisibile e, allo stesso tempo, facilitare l’accesso del
disabili alla nuova sala riunioni. Il design e i dettagli di
le pavimentazioni sono riportate in Tabella 4a. Per dare mistica al
luoghi e visibilità alla storica croce e botte
architetture, è stato sostituito il sistema di illuminazione a sospensione,
che limitava la percezione delle volte, con regolabile
proiettori da locazione sui piedritti delle volte a crociera. 1.3.1.
L’attuale accesso all’aula consiliare attraverso il filtro
l’area sarà preservata per garantire ulteriormente le vie di fuga
in caso di necessità di deflusso immediato. Accesso al consiglio
la camera sarà assicurata dall’ingresso adiacente a quello principale
uno di Palazzo di Città, dove sarà un vano porta
riaperto e chiuso durante il restauro del 1996.
Le tre stanze “di servizio” del locale sono:
La sala “attesa-filtro”, a cui si accede da C.so
Gen. Torelli, funzionerà anche “sempre” come sala d’attesa per
l’anagrafe attrezzato lo “spazio di relazione”.
con l’impianto audio-video;
“l’androne” (durante l’ultimo restauro, accesso diretto
era stato precluso) diventerà “la porta d’ingresso” al
nuova sala riunioni.
Ogni intervento previsto ne tutela la valorizzazione
le architetture esistenti.
1.4. STRUTTURA
Oggetto: Riapertura del portone al piano terra di
comunicazione con la sala consiliare. RAPPORTO TECNICO
L’intervento più diretto nei documenti di progettazione
che accompagna la presente relazione riguarda l’uso di parte del
locali al piano terra inizialmente destinati ad archivio comunale
come sala consiliare. L’immobile è costituito da lastre portanti
pareti con volte a crociera, volte a botte e, in altri casi,
solai costituiti da travi in ferro e volte in mattoni pieni.
Strutturalmente, verrà riaperta una porta murata per consentire
accesso diretto dalla strada nella sala consiliare (cfr
foto), in quanto non necessario ai tempi della stagione 1996/97
rinnovamento. prot. n 89/95 depositato al Genio Civile il n
19/06/95. Pertanto, per migliorare ulteriormente la sicurezza (la porta
vano è già dotato di architrave), un ribassato
arco in mattoni pieni con fughe di ottima qualità
si creerà forza, con uno spessore massimo al
estradosso del giro di mm . 15 e un minimo di 5 mm a
l’intradosso, per evitare che l’aumentato spessore del
malta nella linea extra dossale, sotto l’effetto dei carichi,
determina equilibri nel possibile assestamento dell’arco.
Il vuoto porta essendo di luce, contenuto l = 1.20, Piazza i
arco e le spalle che devono sopportare le spinte
condizioni di stabilità, grazie al rapporto contenuto
tra il fulmine e la corda. Quindi le estremità
dell’arco sarà bloccato nelle spalle per determinare a
giunto parziale. La muratura sotto l’arco scaricherà il
peso su due profili UPN 100 X 50 X 8,5 opportunamente incassati
nei fianchi della muratura e collegati con barre di acciaio f
14 e dadi di serraggio, più 50 X 4 piastrine da saldare al
dettagli particolari di UP NI sono riportati nella tabella 4.
1.5 IMPIANTI
Saranno realizzati all’insegna della qualità e della funzionalità, in
rispetto delle normative vigenti.
1.5.1. Sistema elettrico
Verranno riutilizzate tutte le linee a scomparsa esistenti, mentre quelle
necessario (da aggiungere) per la costruzione dell’audio–
sistema video e illuminazione a parete saranno installati dietro il
battiscopa. Non sono presenti interventi nelle murature. Se
necessarie canaline per cavi a vista dello stesso colore del
verranno utilizzate le pareti. Nel rispetto delle volte storiche
e l’utilizzo delle stanze, i punti luce presenti e tutto il
i cavi verranno eliminati. Verranno apportate modifiche al
sistema esistente, richiedendo un intervento minimo al generale
centralino. una Linea è dedicata all’alimentazione del
impianti audio e video necessari durante le comunali e
consigli di conferenza. Il sistema di rivelazione e segnalazione incendi,
che non è più funzionante, sarà sostituito da uno nuovo
sistema conforme alle norme UNI VF 9795 e UNI
IT 54/1. Tutti i cavi utilizzati per realizzare l’impianto elettrico
rispetterà le norme UNEL e CEI. Per integrare
illuminazione naturale o in sua sostituzione, illuminazione diretta e indiretta
verranno utilizzati gli infissi. Corpi illuminanti conformi alla CEI 34
sarà usato. -21 installato alle seguenti altezze: – & gt;
2,5 m, o-? 2,5m (prevedendo l’installazione di appositi
schermi). Per garantire l’incolumità del pubblico, in caso di illuminazione ordinaria
è carente, viene fornita un’illuminazione di sicurezza per – prevenire il
pericolo derivante dalla mancanza di luce ordinaria; – evitare il panico;
– consentire l’esodo. Gli apparecchi destinati all’illuminazione di sicurezza
rispetteranno le proprie norme di prodotto (Norma CEI 34-21
e CEI 34-22). illuminazione autoalimentata (SE 11W o 18W) a
rendere facilmente visibili le vie di fuga e il piano di atterraggio
visibile. L’altezza di installazione dei dispositivi di sicurezza sarà
& gt; Inoltre, poiché l’intervento impiantistico rientra in un contesto storico
e edificio architettonico, è stato un sistema di terra
fornito (il cui valore di resistenza di terra è 2,27 ohm), che
adotterà il sistema esistente senza necessità di provvedere
per altri picchetti di terra.
I dati di calcolo, gli orari e gli esecutivi lo sono
mostrato nelle tabelle. 6 – 6a – 6b. la stanza “filtro d’attesa”,
a cui si accede da C.so Gen. Torelli che sarà
“sempre” funzione anche di sala d’attesa per l’anagrafe
ufficio;
lo “spazio di relazione” attrezzato con audio-video
sistema ;
“l’androne” (nell’ultimo intervento di restauro, direct
l’accesso era stato precluso) diventerà “la porta d’ingresso”
alla nuova sala riunioni.
Ogni intervento previsto ne tutela la valorizzazione
le architetture presenti.
1.5.2. Sistema idrico e fognario
Il bagno è destinato anche ai disabili, e
sostituzione dei servizi igienici esistenti con nuovi attrezzati
con i requisiti necessari sarà in porcellana vetrificata,
completo di unità di miscelazione. Adiacente zona fuoco n°2 fuoco
verranno installati avvolgitori estinguenti, con caratteristiche come
per art. 8 del DPR 418/1995; la loro fornitura lo farà
essere garantita da serbatoi di accumulo, della capacità di lt. quattro
milleseicento approvato, con riscossione dalla città
rete idrica. Un’unità di pressurizzazione assicurerà il corretto
pressione del getto con una pompa elettrica costituita da a
servizio uno e un pilota. Gli schemi e gli esecutivi lo sono
mostrato nelle tabelle. 5 – 5 bis. 1.5.3. Impianto di riscaldamento No nuovo
è prevista la costruzione o l’adeguamento dell’impianto esistente.
1.6 CONCLUSIONE La categoria generale delle opere (OG11)
è stato stabilito nel capitolato d’oneri particolare,
che formano parte integrante del progetto del nuovo consiglio
camera. Sono stati raggruppati per attività omogenee,
assegnando l’incidenza e l’importo per ogni gruppo.
I lavori saranno eseguiti integralmente e soggetti a uno sconto,
mentre gli oneri di sicurezza calcolati a parte non lo saranno
soggetto a trattativa. D delle specifiche uniche, il principale
gli elementi del contratto sono riassunti, i termini e
esecuzione, le disposizioni di sicurezza, i termini del contratto,
la qualità dei materiali da posare, le modalità di
accettazione, e ciò che è necessario per il bene generale
riferire, unitamente al progetto dettagliato, la costruzione
dettagli, le parole specifiche, i risultati e lo storico
ricerca, significa che gli imprevisti in corso sono
sostanzialmente ridotto.
Il progettista Arch. Raffaele Giammario